Il cambiamento climatico su scala globale sta portando a un significativo aumento della temperatura e a un’intensificazione dei fenomeni meteorologici estremi, con precipitazioni intense sempre più frequenti alternate a periodi di scarsità idrica. Alluvioni, allagamenti, esondazioni, frane e fenomeni erosivi hanno colpito il nostro Paese in modo profondo negli ultimi anni e i modelli climatici ci dicono che questi fenomeni si manifesteranno in modo sempre più intenso in futuro. Questa situazione è ulteriormente esasperata da un crescente consumo di suolo e dalla sua progressiva impermeabilizzazione, che compromette l’efficacia del sistema di infiltrazione naturale delle acque e impatta negativamente sui servizi forniti dalla natura (conosciuti con il termine “ecosistemici”). Inoltre, la progressiva riduzione della vegetazione sta contribuendo a deteriorare il microclima urbano, aumentando sensibilmente le temperature in corrispondenza delle aree urbanizzate, un fenomeno conosciuto con il nome di “isola di calore”.
Nonostante questa preoccupante situazione, le amministrazioni e le comunità locali sono impreparate a tali eventi e ancora incapaci di agire per anticiparne e mitigarne gli effetti. Per questo, il miglioramento della sicurezza e della resilienza idraulica del territorio richiede azioni di pianificazione territoriale e sociale ampie ed incisive, con il coinvolgimento di tutte le diverse parti interessate.
L’obiettivo principale del progetto è realizzare una strategia di adattamento al cambiamento climatico e al rischio di alluvioni e allagamenti in aree urbane e rurali, attraverso il coinvolgimento attivo delle comunità locali.
A questo fine, il progetto intende:
A livello più generale, BEWARE agisce nell’ambito delle politiche europee per l’adattamento delle città al cambiamento climatico e mira ad accrescere la consapevolezza sugli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, in particolare sugli obiettivi 11, “Città e Comuni Sostenibili”, e 13, “Lotta al cambiamento climatico”.
Realizzazione di 7 interventi per la riduzione del rischio di allagamenti e per una gestione sostenibile dei deflussi di pioggia in aree urbane e agricole.
Organizzazione di un ciclo di incontri per la cittadinanza sul cambiamento climatico, il rischio idraulico e le misure per la buona gestione dell’acqua.
Attivazione di un percorso di approfondimento e confronto sul tema dei beni comuni.
Attivazione di un processo partecipato territoriale per la modifica dei regolamenti edilizi locali e l’elaborazione dell’Altovicentino Mayors Adapt Strategy, un piano d’azione per l’adattamento al cambiamento climatico e il miglioramento della sicurezza idraulica del territorio.
Attivazione di uno sportello informativo sulle misure sostenibili di ritenzione, infiltrazione e accumulo dell’acqua e di un gruppo di acquisto per le misure naturali di ritenzione delle acque (“Natural Water Retention Measures”).
Organizzazione di training, workshop e webinar rivolti ad amministratori e professionisti del settore per migliorare la conoscenza sul rischio idraulico e sulle misure per la ritenzione naturale delle acque.
Conduzione di una serie di incontri formativi rivolti gli agricoltori sulle misure per la buona gestione dell’acqua in ambito agricolo.
Realizzazione di attività didattiche per le scuole e del modulo di Master “Comunità Resilienti al Rischio Idrogeologico”, presso l’Università degli Studi di Padova.
Organizzazione di un tour sulla resilienza idraulica per amministratori, professionisti del settore, agricoltori, studenti e cittadini.
Organizzazione della prima edizione del “Festival Altovicentino Terra dell’Acqua e Comunità Resilienti”.
Creazione di un network con i principali stakeholders attraverso la costruzione di una comunità di interesse a livello europeo e l’organizzazione di visite di studio e workshop presso altri Comuni europei.
Santorso è un Comune dell’Altovicentino, posto alle pendici del Monte Summano, in una vasta area tra le Alpi e la Pianura Padana. Nonostante le sue piccole dimensioni – conta infatti circa 6 mila abitanti – il Comune è capofila di diversi progetti a livello nazionale ed europeo, in particolare nell’ambito sociale, della valorizzazione del territorio e in quello della sostenibilità ambientale.
L’impegno in questo specifico ambito nasce nel 2007 quando l’Amministrazione, in collaborazione con la Regione Veneto ed alcuni enti locali, ha avviato il Laboratorio di Educazione Ambientale Provinciale. Nel 2014 il Consiglio Comunale ha approvato il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (www.santorsosostenibile.it) dopo aver adottato, nel 2012, la visione strategica “Santorso 2020”. L’amministrazione è fortemente impegnata sui temi delle energie rinnovabili, con una particolare attenzione alla costruzione di percorsi di partecipazione dei cittadini. Nel 2015, proprio a partire dalla sinergia tra amministrazione e cittadinanza, è nato lo Sportello Energia che si è sviluppato con successo in ambito comunale, con importanti riconoscimenti della Comunità Europea (Premio Europeo per l’Energia Sostenibile) e di Legambiente (Comuni RinnovAbili). Lo Sportello si è successivamente ampliato ad un territorio più ampio e si è oggi trasformato nello “Sportello Comuni per la sostenibilità”, un servizio intercomunale che vede 11 Comuni dell’area attivi nel promuovere il tema della sostenibilità ambientale.
Marano Vicentino (VI) è un Comune di quasi 10mila abitanti dell’Altovicentino, nell’alta pianura dove scorrono i torrenti Leogra e Timonchio. Nel 2016 ha vinto il Premio Comuni Virtuosi, promosso dall’Associazione Comuni Virtuosi con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente. Nel costruire una progettualità partecipata per un territorio sostenibile, il Comune di Marano ha aderito dal 2014 al “Patto dei sindaci per il clima e l’energia”, impegnandosi in un “Piano d’azione per l’energia sostenibile” (Paes), con l’obiettivo di ridurre di almeno il 20% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020. Su questi temi, Marano partecipa anche allo “Sportello Comuni per la sostenibilità”, promosso dal Comune di Santorso.
Tra gli altri progetti realizzati, ci sono il recupero di 15mila metri quadri di superficie agricola salvata dalla cementificazione; 1.000 nuovi alberi messi a dimora per la creazione di un “bosco di pianura”; il 77,5% di raccolta differenziata nel 2018 – porta a porta e con la tariffa puntuale dei rifiuti -, con 65,1 kg di rifiuto secco pro capite all’anno.
Attraverso quattro percorsi di circa 1,2 km, un centinaio di bimbi vanno oggi a scuola con il “pedibus”, accompagnati dai nonni, e nel tempo si sta rafforzando la mobilità ciclabile e l’interscambio tra diversi mezzi, come la bici e il treno, valorizzando la stazione di Marano anche come spazio culturale. Ogni anno il Comune propone diverse iniziative di partecipazione e sensibilizzazione ambientale, come la giornata di cura collettiva del territorio, “Puliamo Marano” e, per i più piccoli, il “Segugio fiuta rifiuti”, o la rassegna culturale “La disciplina della terra. Paesaggio, uomini e animali”.
Il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta si estende per complessivi 172.953 ettari in un territorio che comprende 96 Comuni del Veneto, per intero o parzialmente, distribuiti su tre provincie: Vicenza, Verona e Padova. L’attività primaria dei Consorzio è quella di provvedere all’esecuzione delle opere di bonifica idraulica, alla manutenzione ed esercizio dei corsi d’acqua, nonché all’esecuzione di interventi di sistemazione idraulica (bonifica integrale).
Oltre a tutti quegli interventi finalizzati alla difesa ed alla conservazione del suolo, oggi l’attività del consorzio comprende anche la tutela dello spazio rurale e dell’ecosistema agricolo-irriguo e la connessa salvaguardia dell’ambiente.
Il Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF) fa parte dell’Università degli Studi di Padova e si caratterizza per modernità e multidisciplinarietà. L’attività è fortemente orientata allo studio, alla conservazione, alla gestione efficace e all’uso sostenibile delle risorse agricole, forestali e ambientali. La ricerca e la didattica si fondano su basi di eccellenza qualitativa e su collaborazioni internazionali, nazionali e locali al fine di produrre risultati tangibili e innovativi al servizio della scienza e della società. La struttura del Dipartimento rispecchia la molteplicità dei saperi diversi che lo caratterizzano, quali l’ecologia, la selvicoltura, la pianificazione territoriale, la fitopatologia, l’estimo, il diritto e le politiche del territorio, l’economia e la politica agro-alimentare, rurale e forestale, l’idrologia e la gestione delle risorse idriche, la geomatica, la xilologia e la tecnologia del legno e la meccanizzazione agraria e forestale.
Veneto Agricoltura – Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario – è un ente della Regione del Veneto che opera nell’ambito delle politiche per i settori agricolo, agroalimentare, forestale e della pesca. Si occupa di ricerca applicata e sperimentazione finalizzate al collaudo e alla diffusione delle innovazioni tecnologiche e organizzative volte a migliorare la competitività delle imprese e delle filiere produttive, la sostenibilità ambientale, nei comparti agricolo, agroalimentare, forestale e delle pesca. L’Agenzia opera inoltre per la salvaguardia e tutela delle biodiversità vegetali e animali autoctone di interesse agrario, naturalistico e ittico nonché nella gestione del demanio forestale regionale.
ALDA, l’Associazione Europea per la Democrazia Locale è un’organizzazione per la promozione della buona governance e della partecipazione dei cittadini a livello locale. Nata nel 1999 su iniziativa del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, coordina e sostiene il network delle Agenzie della Democrazia Locale, organizzazioni non governative autonome registrate localmente che agiscono come promotrici di buona governance e autogoverno locale nei territori del vicinato Europeo. Negli anni ALDA è diventata uno stakeholder chiave nel settore della democrazia locale, buona governance, cittadinanza attiva e cooperazione tra enti locali e società civile. Nell’ambito della promozione della partecipazione dei cittadini a livello locale lavora su vari temi come l’integrazione europea, il decentramento, il volontariato e le iniziative civiche, l’ambiente, i diritti umani e lo sviluppo economico e sostenibile. L’ Associazione conta su una rete di 300 soci tra cui autorità locali e regionali e associazioni della società civile da più di 40 paesi diversi.
L’attitudine di un territorio a subire danni per effetto di eventi calamitosi di natura idraulica.
Probabilità che un fenomeno di allagamento si verifichi in una determinata area
Danno potenziale al territorio causato da un evento alluvionale di determinata entità
Afflusso temporaneo di acqua in un luogo normalmente asciutto generalmente causato da precipitazioni intense e dall’inefficace smaltimento dell’acqua da parte della rete di drenaggio
Afflusso temporaneo di acqua in un luogo normalmente asciutto generalmente causato dallo straripamento di corsi d’acqua
È la capacità di un territorio di assorbire i danni derivanti da eventi estremi mantenendo vive le proprie funzioni e processi
Insieme di interventi – generalmente di piccole dimensioni e costi ridotti – e buone pratiche per la gestione sostenibile dei deflussi di pioggia e la riduzione del loro impatto sul territorio. Tali misure consentono di migliorare la resilienza idraulica e salvaguardare le risorse idriche attraverso l’aumentando della capacità di stoccaggio idrico di un territorio, l’utilizzo di processi naturali come l’infiltrazione, il ripristino degli ecosistemi e delle falde acquifere